La pasta alla norma è quasi una religione per la tavola a Catania. Esiste qualcosa di più siciliano della pasta alla norma? Una ricetta gustosa e senza tempo che riesce a portare in tavola tutto il sole della Sicilia anche nelle giornate più cupe.
Uno dei piatti più amati e popolari della storia della nostra Regione: pasta al pomodoro con melanzane fritte, ricotta salata grattugiata e basilico a dare quel tocco di freschezza mediterranea.
Vi siete mai chiesti quale sia la ricetta originale, dove sia nata e perché si chiami proprio così? Oggi vi portiamo a fare un rapido tuffo nella tradizione del Meridione per scoprire tutto quello che dovete proprio conoscere sulla pasta alla norma.
Perché si chiama pasta alla norma? Pare che il piatto, nato a Catania ma rapidamente diffusosi nel resto dell’isola, sia stato battezzato così dal commediografo siciliano Nino Martoglio che, conquistato dalla bontà del piatto, avrebbe esclamato: “Chista è ‘na vera Norma!” con un riferimento all’opera del suo conterraneo compositore Vincenzo Bellini.
La leggenda vuole inoltre che la pasta alla Norma venisse presentata pubblicamente proprio la sera della prima mondiale dell’opera di Bellini, il 26 dicembre 1831, ma più probabilmente la pasta è stata dedicata al compositore successivamente.
Gli ingredienti classici sono: Gli ingredienti per la pasta, una tipologia di pasta “corta”, tipo rigatoni, la classica melanzana pomodori pelati, la ricotta salata, l’aglio,Il basilico e l’olio extravergine di oliva.
Le varianti più usate della pasta alla norma, Senza uscire dalla nostra isola sono l’ utilizzo del caciocavallo al posto della ricotta oppure aggiungere capperi o acciughe.
Nel messinese, inoltre, alcune ricette della tradizione tramandano l’uso della ricotta infornata al posto di quella salata, dato che la tradizione casearia della città è più legata a quel formaggio. L’unica fonte di accordo è la tipologia di pasta da utilizzare: sempre e soltanto pasta corta.